Come apprezzare al meglio il gusto intenso della birra artigianale

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Gustare una bevanda come la birra è un piacere complesso che coinvolge tutti i sensi. Ma è anche un processo culturale che richiede attenzione a particolari che a volte si danno per scontati.

La degustazione di una birra è un’esperienza emozionante che coinvolge tutte le sfere della percezione sensoriale: vista, olfatto, tatto, gusto e anche udito. La birra artigianale dovrebbe sempre presentare profumi e gusti più intensi e variegati rispetto ad un’omologa produzione industriale. Questo è dovuto al fatto che gli artigiani utilizzano materie prime di alta qualità e non microfiltrano nè pastorizzano le loro birre.

Per gustare appieno la birra servono soltanto tre semplici strumenti: la vista, l’olfatto e il palato. La vista per giudicarne colore, schiuma e brillantezza, l’olfatto per goderne il profumo e il palato per assaporarne il gusto. Per ottenere il massimo da una birra bisogna rispettare alcune regole.

  • bere dalla bottiglia: Può fare tendenza soprattutto tra i giovani, ma questo modo di bere la birra non è il più indicato per coglierne le qualità e il gusto: la ristrettezza del collo della bottiglia, che incanala l’anidride carbonica direttamente in bocca, impedisce infatti alla bevanda di prendere “aria” e quindi di sviluppare in pieno tutto il suo aroma
  • come versarla: la birra va versata lentamente, tenendo il bicchiere leggermente inclinato fino a tre quarti della sua capienza. Solo alla fine si può versare più velocemente, raddrizzando il bicchiere. Questo permetterà alla birra di avere la giusta quantità di schiuma. Una volta riempito il bicchiere si dovrebbe far ossigenare un po’ la birra, rimasta rinchiusa nella bottiglia per giorni;
  • la temperatura ideale: Un errore comune è quello di servire la birra ghiacciata, ignorando che il freddo “uccide” gli aromi e le fragranze, anestetizzando le papille gustative. Ogni birra ha una temperatura ideale che aumenta con l’aumentare del grado alcolico e della corposità. Le birre chiare, leggere e light vanno servite tra i 5 e i 9 gradi, le birre scure tra gli 8 e i 10 gradi mentre le strong a 11 gradi.
  • il boccale: Il classico boccale tedesco è di certo il più conosciuto e rappresentativo bicchiere da birra. Lo spessore del vetro e la sua forma sono ideali per mantenere fresche le lager bavaresi, bevute di solito in gradi quantità, per tutto il tempo necessario a consumarle. Un calice alto e slanciato è il bicchiere adatto per le birre lager o pils che non hanno profumi decisi e devono ridurre al minimo il contatto con l’aria per non disperdere l’aroma. Il tulipano valorizza le ale e le doppio malto dai profumi tostati, mentre il panciuto ballon esalta le birre molto aromatiche “da meditazione” come le trappiste. Il flute infine è perfetto per le birre particolarmente frizzanti perché ne mantiene la vivacità.

Il gusto nella birra ha una gamma amplissima, e dipende dagli stili di fabbricazione. Quello spontaneamente e generalmente attribuito a una birra è l’amaro, più o meno intenso. A conferirlo è il fiore di luppolo, amaricante e aromatico. A caratterizzare la qualità delle birre che degustate sarà in buona parte la loro persistenza aromatica, la capacità di “durare” delle sensazioni che vi hanno regalato, dopo che avrete ingoiato il sorso tratto dal bicchiere; sarà facile, con un po’ d’attenzione, distinguere tra il gusto di una birra industriale e quello di una buona birra artigianale dai gusti molto più intensi.

Se siete in Romagna e desiderate acquistare e degustare dell’ottima birra artigianale vi consigliamo BIFOR birrificio artigianale di Forlì, oppure Malti e Bassi produttore della birra dell’anno 2018 a Predappio, o infine Birra Amarcord a Riccione.

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